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I vividi colori dell'autunno

Non appena le temperature cominciano il loro graduale declino, l'autunno si impossessa del paesaggio toscano, creando un caleidoscopio di colori affascinanti. L'aria fresca e frizzante muta il verde delle foglie in varie sfumature di giallo, arancione e rosso, completando il processo di maturazione dell'uva, delle castagne e dei funghi.

Anche sulla tavola vi è un cambiamento di sapori e piatti tipici, dalla panzanella fresca preparata con i pomodorini di stagione ed il basilico profumato, alla ben più consistente polenta con i porcini. Ed anzichè mangiare in abbondanza susine, pesche e melone con il prosciutto, si passa all'uva, ai fichi con i salumi, alle mele e pere con il formaggio pecorino.

Questi chiari segnali stanno ad indicare che l'estate ha ceduto il passo all'autunno e che la Toscana si sta preparando ad offrire ai suoi visitatori nuove attività e nuovi itinerari da scoprire. I girasoli hanno lasciato il posto alle rudbeckie, i cachi stanno ormai diventando arancioni, segno che sono maturi, e nell'aria si respira odore di erba e prati, dato che gli agricoltori cominciano a ripulire i loro giardini.

Se fate un giro tra colline, vi accorgerete subito che il paesaggio della Toscana è in piena trasformazione: i vigneti non sono più carichi di squisiti grappoli d'uva e passando in mezzo agli oliveti si possono già vedere le reti adagiate intorno agli alberi in attesa della prossima grande raccolta: quella delle olive.

In città, invece, si festeggia il cambio di stagione con escursioni fuori porta, ad assaporare la fresca - per non dire fredda! - aria di montagna, circondati da un manto di foglie appena cadute, mentre i ristoranti cominciano ad adeguare i loro menù ai prodotti di stagione: i funghi porcini. I bar ed i locali iniziano a tirar fuori i caloriferi da esterno, in modo che si possa ancora godere dell'aria aperta, e le giornate diventano mano a mano sempre più corte, con i tramonti che ogni giorno offrono spettacoli di luci e colori davvero affascinanti.

La Toscana si anima di nuova vita e di una nuova concitata energia: il vin novello sarà pronto a breve, così come la prima frangitura dell'olio nuovo, le vetrine dei negozi espongono già le nuove tendenze autunnali, mentre i cestini fatti a mano di vimini da riempire con i funghi stanno poco a poco sostituendo gli asciugamani da spiaggia e per le stradine delle città e dei borghi di Toscana si sentono già scoppiettare le caldarroste sulle bancarelle, con quel tipico profumo che sa di autunno.

Nel paesaggio multicolore della Toscana, soprattutto nei parchi nazionali, si vedono persone esplorare boschi lungo sentieri da trekking per ammirare l'affascinante tavolozza dei colori autunnali di Madre Natura, raccogliere i ricci contenti le castagne e i funghi - sebbene entrambe le attività siano sottoposte a specifici regolamenti - o dar inizio alla stagione di caccia, grazie alla quale le tavole si riempiranno di fagiani, quaglie, lepri e cinghiali.

Questo è davvero il tempo in cui si può respirare l'autentica aria di Toscana, l'odore pungente dell'aria fresca che scende dagli Appennini e dalle Apuane e che trasforma il verde manto dei prati che ricoprivano i pendii delle montagne in uno splendido spettacolo di colori caldi...nonostante il contrasto con le...fredde temperature!

Il consiglio, quindi, è quello di uscire dalla città, Firenze, Siena, Lucca o Arezzo per avventurarsi fuori, alla scoperta della Toscana proprio come fanno le persone del posto, con lunghe passeggiate in mezzo alla natura, serate trascorse alle sagre e, se siete fortunati, nei vigneti, per dare una mano durante il giorno nella vendemmia o nella raccolta delle olive.

Se state pianificando di visitare la Toscana durante i mesi autunnali, cercate di includere nei vari itinerari alcuni degli eventi che caratterizzano praticamente ogni angolo di questa vasta regione.

Per le date esatte delle sagre e degli eventi locali, consultate i nostri articoli dei principali eventi di Ottobre e Novembre.

Mugello

La più vicina delle aree alla città di Firenze, quella del Mugello vanta dolci colline, montagne, vallate e pianure, molto conosciuta - soprattutto oggi - per la Via del Latte grazie alla presenza di numerose mandrie di mucche al pascolo, ma nel passato famosa principalmente per i suoi prodotti di artigianato locale, come i coltelli ed altri utensili a taglio. Le località del Mugello sono spesso diverse tra loro, per non dire che si trovano agli antipodi le une dalle altre, ma c'è una cosa che le accomuna tutte: il cibo, una costante per noi italiani, elemento che sembra unirci oltre i confini spazio-temporali, celebrazione della magnificenza della nostra terra. Durante i secoli scorsi, si sono solidificate delle tradizioni che hanno visto nascere feste e manifestazioni ad onor del cambio di stagione e delle riserve di cibo messe da parte per i mesi più freddi.

La raccolta delle castagne è un'attività che dà ancora vita ad una serie di sagre volte ad allietare i piaceri del palato. La sagra delle castagne di Marradi dà il via alla stagione con un viaggio che vi porterà indietro nel tempo, a bordo di una vecchia locomotiva a vapore che partirà da Pistoia ed arriverà a destinazione (Marradi e la sagra, appunto); tenete presente che è necessario prenotare per la locomotiva.

marroni

Sia questa che la sagra di Palazzuolo sul Senio (Sagra del marrone, dei funghi e dei prodotti del sottobosco) avranno luogo in ottobre (per le sagre non è necessario prenotare in anticipo); dove possibile, potete scegliere di andare con i mezzi pubblici, altrimenti è necessario avere la propria auto.

Casentino

Naturalmente, l'autunno non è solo sapori e profumi dei prodotti di stagione: il Casentino dedica questo periodo dell'anno ad esplorare i colori della natura nella loro esplosione di sfumature...talvolta durante la notte...nel vasto parco nazionale che copre le aree del Casentino, Monte Falterona e Campigna, dove molti animali, come i cervi, decidono di tornare per trascorrervi questi mesi. I confini di questo parco - considerata una delle aree boschive a sviluppo programmato più vecchie d'Europa - toccano tre province del centro Italia: Forlì Cesena, Arezzo e Firenze.

Le sue origini risalgono addirittura al lontano 1012 con San Romualdo, fondatore dell'Ordine dei Monaci Camaldolesi, che per secoli si autodichiararono guardiani di queste montagne, dei loro boschi e della fauna che li popolava. Molte sono le iniziative che vi guideranno alla scoperta di quest'area sorprendente. Sappiate soltanto che furono proprio queste foreste a fornire a Firenze gran parte del legno utilizzato per costruire gli splendidi capolavori di architettura che oggi affascinano chiunque vi si avvicini, come il Duomo del Brunelleschi.

Garfagnana

La regione della Garfagnana e la valle del Serchio fanno parte di quelle aree di Toscana un pò più isolate e spesso non incluse negli itinerari turistici. Caratterizzata da boschi pressochè incontaminati, montagne e vallate, la Garfagnana ospita una grande varietà di fauna selvatica. Le piccole città ed i caratteristici borghi che la compongono sono stati oggetto di guerre per il possesso dei territori  sin dai tempi antichi, i feudi venivano sconfitti uno dopo l'altro, ma nonostante questo, le antiche e secolari tradizioni sono riuscite a sopravvivere, mantenendo alto l'onore dei sapori dei frutti autunnali, soprattutto con le castagne, ma anche con i funghi porcini ed il tartufo "Scorzone". La sagra di Castiglione della Garfagnana, all'estremità del Parco Nazionale delle Alpi Apuane, prevede ad Ottobre una lunga lista di piatti tipici tutti da scoprire, basati sulla varietà locale di castagne, con i necci (crepes fatte con la farina dolce di castagne), i funghi porcini, i tartufi Scorzone e le mondine, ovvero le castagne arrosto. Vi è anche la tradizionale "Fiera delle Bestie", dove gli allevatori portano in mostra i propri animali per ricevere premi e riconoscimenti.

Val d’Orcia e dintorni

Alcune iniziative speciali - che fanno parte del più ampio progetto Slow Travel (o Turismo Lento) in Toscana - prevedono escursioni da Siena a bordo di tradizionali locomotive a vapore, il modo migliore per osservare da vicino come il succedersi delle stagioni abbia modificato il paesaggio, vasto ed affascinante in quest'area a sud della Toscana, con la sua bellissima varietà di colori, profumi e panorami. Dalle cime del Monte Amiata e dalla graziosa Abbadia San Salvatore con la Festa d'Autunno (qui l'itinerario), alle Crete vicino ad Asciano ed al Mercatino d'Autunno e del Tartufo (qui l'itinerario) ammirerete un continuo spettacolo di foglie con i loro variabili colori. Ogni anno ci sono diversi appuntamenti con la locomotiva a vapore che vi daranno modo di osservare il paesaggio e la sua molteplicità di colori da un punto di vista unico, oltre che di partecipare a diverse delle sagre programmate per ad Ottobre. E' necessario prenotare in anticipo il proprio posto sulla locomotiva, dato che si tratta di attività volte a far conoscere la mutevole bellezza paesaggistica di quest'area di Toscana attraverso itinerari "slow", caratterizzati da un tocco di tipico romanticismo alla toscana.

Se state girovagando per le vie della Val d'Orcia, assicuratevi che nella lista di luoghi da visitare vi sia inclusa la Sagra del Fungo e della Castagna di Castiglione d'Orcia il terzo fine settimana di ottobre, durante la quale si terrà il Palio del Boscaiolo, una competizione amichevole che si svolgerà insieme ad altre attività da "taglialegna", rigorosamente in costume; vi saranno, inoltre, stand enogastronomici ed artigianali. Altrimenti, tra Siena e la costa, sulle colline della Val d'Orcia, vi è la Sagra del Galletto di Camigliano, un divertente connubio di giochi tradizionali medievali, pollo arrosto, sapori autunnali e...l'antico gioco della druzzola la prima domenica ottobre...da provare di persona!


Autore: Donna Scharnagl

Ho messo piede in Italia per la prima volta più di 25 anni fa ed ancora non ho trovato un buon motivo per andarmene. Dell'Italia amo il cibo, la cultura, la storia, l'arte, i paesaggi...ho menzionato già il cibo?! Mi definisco una studentessa a lungo termine. E così ho imparato che gli italiani hanno storie che vale la pena di ascoltare, storie che dipingono un quadro che mostra come il duro lavoro forgi il carattere, come la vita sia fatta di alti e bassi e quanto sia bello ridere.



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