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In bicicletta lungo la Costa degli Etruschi

Da Firenze a Populonia lungo la Costa degli Etruschi

Per le nostre vacanze al mare scegliamo spesso la Costa degli Etruschi, quella parte di costa toscana che da Livorno arriva a Piombino. È una bella zona, con mare pulito e molte belle spiagge. È ben organizzata per le famiglie e offre molte opportunità per fare attività all’aperto. E poi c’è il Cavallino Matto, da cui non si sfugge almeno una volta l’anno: è la parte preferita dai più giovani della famiglia.

La mia parte preferita invece è percorrere in bicicletta le bellissime strade della costa e dell’entroterra, scoprendo nuovi posti e godendomi le viste sul mare, il clima mite anche quando a Firenze si bolle, e la mancanza di traffico.

Per questo già da alcuni anni ho scelto di arrivare in bicicletta fino al luogo di vacanza. E di avere così poi le mie fidate due ruote a disposizione per i miei giri di mattina presto, quando il resto della famiglia - che arriva in auto - è ancora nel mondo dei sogni e l’aria è fresca anche in piena estate.

“Chi va piano va sano e va lontano”.

La mia bici è una Gravel (Canyon Grizl, al momento), adatta anche a strade bianche e bikepacking. Anche se per adesso faccio tanto asfalto, è il tipo di bici che più si confà al mio modo di andare in bici: viaggiare senza fretta, portandosi dietro una borsa con lo stretto necessario e con la possibilità di fare qualche fuoristrada.

la mia Gravel, con Populonia sullo sfondola mia Gravel, con Populonia sullo sfondo

Naturalmente non è necessario fare tutto il percorso in sella alla bicicletta, è possibile andare in treno con la formula treno+bici (che funziona bene ed ha il vantaggio di portare la propria bicicletta) oppure noleggiare una bicicletta sul posto.

Io ho provato un po’ tutte le combinazioni e ho concluso che:

  • Arrivare da Firenze a Baratti-Populonia è una faticaccia soprattutto nei mesi caldi (spesso caldissimi) d’estate e voglio invece arrivare in condizioni da poter inforcare la bici la mattina dopo.
  • Fare tutto in treno è comodo e veloce, ma ti toglie la possibilità di goderti una bellissima, lunga pedalata lungo la costa toscana.
  • La miglior formula per me è fare Firenze-Pisa in treno+bici, e da Pisa salire in sella e pedalare!

treno+bici da Firenze a Pisa

 

Partenza da Pisa - La Ciclovia del Trammino

Mi piace partire molto presto, prendendo uno dei primi treni all’alba, per godermi il fresco e viaggiare in vagoni quasi deserti. Sono moltissimi i treni che da Firenze Santa Maria Novella arrivano a Pisa Centrale con la possibilità di portare la bici, quindi c’è ampia scelta. Arrivati a Pisa si inizia subito con una bella ciclopista, la ciclovia del trammino, che, imboccata non molto distante dalla stazione, ci porterà a Marina di Pisa, sulla costa.

La ciclovia del Trammino è una via ciclopedonale molto piacevole da percorrere. Ricavata dal tracciato del vecchio tram su rotaia che collegava Pisa al litorale, è ben progettata e ben mantenuta. Riservata naturalmente ai soli pedoni e biciclette, gli attraversamenti stradali sono ben segnati e con strade non troppo trafficate. Vi sono tavoli per picnic, fontanelle, e un punto con attrezzi per interventi di emergenza.

Mi piace molto iniziare il viaggio su questo percorso, che offre tranquillità, bei panorami e che mi porta direttamente al mare in 30-40 minuti di facile pedalata. Di riscaldamento, diciamo.

Ciclovia del Trammino fra Pisa e MarinaLa Ciclovia del Trammino

 

Si arriva al Mare! Marina di Pisa e Tirrenia

Arrivare al Mare è sempre un’emozione. Dopo aver goduto della vista, del profumo e pregustando la lunga pedalata in cui il mare ci accompagnerà è un buon momento per concedersi una bella colazione e caricarsi di energia! Sul litorale di Marina di Pisa non mancano bar, pasticcerie e gelaterie. L’ultima volta ho fatto colazione a La Perla Cafe’ e sono rimasto soddisfatto del mio cappuccino con paste. Tra l’altro, vedendo la mia bici con le borse, si sono fermati alcuni ciclisti molto simpatici con cui è stato piacevole scambiare due chiacchere.

Questo primo tratto, che generalmente percorro quando è ancora relativamente presto la mattina, è estremamente piacevole. Si è freschi dentro e fuori e ci si gode la pedalata lungo il mare. Si arriva a Livorno rapidamente, dopo poco più di 20 km dalla partenza, anche se a me piace pedalare rilassato e con ritmo tranquillo (ok, diciamo che anche volendo non vado molto veloce!).

Cappuccino a Marina di Pisa - La PerlaCappuccino e paste in riva al mare, energia buona!

Il bellissimo lungomare di Livorno

L’entrata in Livorno è la parte del giro invece che mi piace meno: si arriva nella zona del porto industriale e le strade sono trafficate e non certo panoramiche. Si raggiunge però presto (con l’aiuto del navigatore!) il lungomare che è la parte più bella e viva della città. Si può percorrere quasi tutto su pista ciclopedonale, lentamente, per goderne a pieno. Merita senz’altro fermarsi ad ammirare il mare dalla bellissima Terrazza Mascagni.

Quando passo da Livorno, se riesco, cerco di fare una sosta per colazione, merenda o pranzo da I 4 amici, un ristorante-pasticceria vegana che consiglio a tutti. Richiede però un detour, e all’andata spesso non mi è molto comodo, più fattibile al ritorno, quando spesso prendo proprio a Livorno il treno per Firenze.

Sul lungomare si trovano anche diverse fontanelle per riempire la borraccia. Si pedala poi fino ad uscire dalla città passando da Calafuria ed imboccando la via Aurelia. È l'unica parte in salita del percorso ed è purtroppo piuttosto trafficata, ma regala scorci suggestivi sulla scogliera da una parte e su boschi e colline dall’altra.

Livorno - Porto Mediceo

Terrazza Mascagni Livorno

Quercianella, Castiglioncello, Rosignano e Vada

Si passa poi da Quercianella, che non per niente è uno dei paradisi dei sub, e regala una bella vista sul mare blu anche durante la discesa.

Si attraversa Castiglioncello, nota località di villeggiatura, poi Rosignano Solvay e Vada. Qui potremmo scegliere di passare dalla pineta, vicino alle spiagge bianche, oppure più sull’interno sfruttando le lunghe piste ciclabili di Vada. Trattandosi di una delle spiagge più inquinate d'Italia, e visto che il colore bianco deriva da scarichi industriali, decido di tirare dritto e rimango sulle piste ciclabili, che consentono di pedalare con buon ritmo sulla via più diretta. A questo punto abbiamo fatto una sessantina di km e del fresco della mattina non ce n'è più traccia.

Cecina e i cipressi di Bolgheri

Dopo Marina di Cecina si rientra un po’ nell'interno, attraversando Cecina. Si comincia a sentirsi vicini alla metà ma c’è ancora un po’ da pedalare. Bisogna dosare le pause ristoratrici, in cui fermarsi a sgranocchiare una barretta o un dattero, se non proprio a fermarsi a un Bar. E' vero che ci servono per ristorarci e dare sollievo al fondoschiena, ma nel frattempo il sole sale e, malgrado la brezza marina, a luglio il caldo può farsi davvero opprimente.

Pedaliamo sempre sulla vecchia Aurelia, una bella strada alberata con frequenti campi di lavanda di un bel colore lilla. Non vediamo il mare alla nostra destra, ma la nuova statale con le macchine che sfrecciano, molti di loro stanno andando al mare, ma un po’ più di fretta.

Anche sulla Aurelia vecchia c’è comunque un po’ di traffico e l’asfalto è un po’ rovinato in alcuni tratti, proprio dove vorremmo pedalare!

Passiamo dalla località “La California” per l'immancabile foto stile “sono arrivato in bici fino in California”.

Infine ci affacciamo sul viale dei cipressi che porta a Bolgheri. È una delle strade più iconiche della Toscana e merita un giro dedicato, magari di mattina presto quando ci sono poche macchine, o al tramonto.

 

Bolgheri Viale Ciclisti

Donoratico e San Vincenzo

Giunto a Donoratico, mi sento arrivato. Un po’ perché altre volte sono stato in strutture del posto (Paradù Resort e Canado Club) e un po’ perché mi piace fermarmi in piazzetta, dove c’è il bar, per un gelato e riempire le borracce al comodissimo distributore di acqua fresca.

Anche Donoratico è una dei miei posti preferiti per far base: mi piace la piccola cittadina, ben fornita di ristoranti e pasticcerie, vicinissima al Cavallino Matto, e soprattutto in posizione ideale per dei giri molto belli.

Dopo un po’ di riposo su una panchina parto per l’ultimo tratto: mancano ormai solo una ventina di chilometri a Poggio all’Agnello (Populonia Stazione). Si attraversa San Vincenzo, generalmente affollata di vacanzieri. Si può imboccare la lunga ciclopedonale che però pullula di persone in costume, con sdraio sottobraccio e bambini a seguito, quindi bisogna andar piano. Sulla bella strada alberata “della Principessa” ci sono tante macchine che viaggiano o cercano parcheggio, quindi non va molto meglio. Quando è possibile riprendere la velocità di crociera siamo pronti per lo sprint finale!

Al cavallino matto coi ragazzi, nel 2024Al Cavallino Matto, il momento top per i ragazzi

Poggio all’Agnello Resort a Populonia Stazione

Siamo stati ospiti in diversi resort e agriturismi della zona e posso dire che il mio posto preferito per stare con la famiglia è Poggio all’Agnello, vicino al Golfo di Baratti. È un resort relativamente piccolo e che privilegia la praticità all’eleganza, e che ha una vocazione decisamente sportiva, ciclistica in particolare. Molti ospiti portano la propria bici e fuori dagli appartamenti si trovano parcheggiate biciclette di tutti i tipi. Altri la noleggiano sul posto, anche direttamente nel resort tramite l’operatore Tuscany-Bike. Ci sono stazioni di pulizia e manutenzione per le biciclette, è possibile prenotare tour guidati ed all’interno del resort c’è anche una bella pista per MTB. Per i più piccoli è possibile noleggiare biciclette e lasciarli liberi di andare nei percorsi interni, con tranquillità perché vi sono percorsi solo pedonali, ed anche in quelli misti le poche macchine vanno a passo d’uomo.

Inoltre gli appartamenti sono grandi e molto ben forniti, migliori di ogni alternativa che abbiamo provato in Costa degli Etruschi.

Belle e grandi le tre piscine interne, buoni i ristoranti (buona la pizza, a detta di Sophie, la nostra critica gastronomica di casa) e c’è anche una discreta gelateria artigianale interna. L’atmosfera è rilassata e tranquilla, si entra ed esce liberamente a piedi, in bici, o in auto.

Quella di Baratti è una delle nostre spiagge preferite, molto adatta alle famiglie con bambini, è a 2 km. Questo può essere considerato un po’ scomodo. Ma vi è adesso una nuova pista facilmente percorribile a piedi o in bici - magari senza caricarsi di sdraio, ombrelloni, secchielli, come tendiamo a fare noi. Parte direttamente da Poggio all’Agnello ed è una buona opzione per evitare di dover pagare il parcheggio.

 

Sophie in bicicletta a Poggio all'AgnelloSophie va in bici tranquilla dentro Poggio all'Agnello

Download GPX – Pisa → Populonia (v2025-07-05)
Aggiornato: 5 luglio 2025 • formato GPX 1.1

Scheda tecnica – In bici lungo la Costa degli Etruschi

  • Punto di partenza: Pisa
  • Arrivo: Poggio all'Agnello, Populonia Stazione (Piombino)
  • Distanza totale: circa 106 km
  • Dislivello complessivo: +390 m
  • Tipo di fondo: per lo più asfalto; tratti di ciclabile protetta (Trammino, Vada) e brevi sterrati facili facilmente evitabili
  • Difficoltà: medio-difficile. Percorso pianeggiante ma lungo
  • Tipo di Bicicletta: bici da strada, ma fatto con gravel con gomme semi-slick
  • Tempo di percorrenza:  4-5 ore, dipende dal ritmo e dalle soste
  • Traffico: moderato nei tratti cittadini e lungo l’Aurelia, scarso sulle ciclabili
  • Periodo consigliato: marzo–giugno e settembre–ottobre; in estate partire presto per evitare il caldo
  • Accessibilità: “treno+bici” da Firenze a Pisa; rientro con treno da Piombino, Populonia Stazione o Livorno
  • Servizi lungo il percorso: numerosi punti acqua, bar, panifici e possibilità di pernottare in campeggi e B&B
  •  
  • Traccia: Visualizza su Komoot o scarica traccia GPX

Gli Itinerari

Facendo base a Poggio all’Agnello ho fatto diversi giri in bici molto belli, con partenza la mattina presto e ritorno in tempo per andare al mare o in piscina. La app ed il sito di Komoot mi sono stati preziosi per prendere ispirazione, trovando le strade più belle e gli highlights da non perdersi, alcuni giri li ho proprio fatti esattamente come proposti dalla comunità di Komoot. Alcuni partono un po’ più a nord, verso Donoratico, per cui si può anche valutare di stare in quella zona per essere più vicini a posti come Bolgheri e Castagneto Carducci (ad es Paradu’ Resort). La strada per Sassetta, sia dalla parte di Castagneto che da quella di Suvereto, è semplicemente bellissima. E molte delle strade interne di questa zona sono davvero poco trafficate.

Alcuni itinerari che ho fatto e che mi sento di consigliare sono tutti su strada - al limite con qualche tratto di ghiaia - in attesa di impratichirmi dei sentieri per MTB. 

Se siete stati in questa zona e vi va di condividere qualche bel giro o posto da visitare, scriveteci nei commenti!


Autore: Stefano Romeo

Stefano è Toscano di Firenze, ma con un quarto di DNA Senese e diversi anni vissuti all'ombra della Torre pendente. Non finisce mai di scoprire la propria terra e gli piace farlo sopratutto in sella alla propria bici.



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