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Piero della Francesca: itinerario da Arezzo a Sansepolcro e Monterchi

Alla scoperta dei capolavori d'arte di Piero della Francesca

Che tu abbia già sentito parlare o meno dell'artista Piero della Francesca (1416? – 1492) saprai - anche per "sentito dire" - che le sue opere hanno influenzato in maniera profonda l'epoca rinascimentale: il suo genio matematico, infatti, ha dato vita ad un nuovo stile di pittura, uno stile che avrebbe cominciato a raffigurare le immagini dei dipinti secondo una prospettiva quasi letterale

Abbiamo creato un itinerario basato su alcuni dei suoi capolavori più rinomati, che ti condurrà in qualche piccola ma graziosissima località toscana e ti farà trascorrere una giornata alla scoperta del paesaggio che circonda Arezzo - un'area spesso ignorata dalla maggior parte dei turisti. L'itinerario sottostante mette in evidenza i luoghi dove potrai trovare le opere d'arte, un breve riassunto di ciò che stai ammirando e un paio di idee su ciò che puoi trovare, invece, nelle vicinanze. 

The Land of Piero della Francesca from Anghiari

L'uomo dietro ai dipinti

La piccola, ma attiva località di Borgo San Sepolcro (meglio conosciuta come Sansepolcro) ha dato i natali a questo grandissimo artista; da questo punto sulla cartina geografica, ubicato nell'angolo più ad est della Toscana, ci accorgiamo che viaggiò, partendo dalla sua città natale, verso Arezzo, Firenze, Roma e la costa orientale italiana lavorando su commissione da parte della chiesa e di mecenati privati.

Nonostante questi suoi lunghi e frequenti viaggi, le sue opere si concentrano maggiormente nella provincia di Arezzo.

Molti sono gli artisti rinascimentali che si possono menzionare in questo periodo: Michelangelo, Botticelli, Donatello, giusto per citarne alcuni; dopo esser stato più o meno recentemente riscoperto nei decenni appena trascorsi, Piero della Francesca si è guadagnato un posto in prima fila nella cerchia degli artisti più famosi. 

Nel 1400, era conosciuto più come matematico e geometra, vista la sua dedizione a scrivere tesi e documenti sui calcoli riguardanti volumi e forme, così come ad elaborare equazioni matematiche utili ad aumentare le tasse.

Possible self-portrait of Piero della Francesca at Sansepolcro

E' solo oggi che abbiamo cominciato ad apprezzare il suo immenso contributo al mondo dell'arte e dell'immagine dipinta: grazie al suo esclusivo bagaglio numerico, riuscì a dare un tocco di precisa ed estrema realtà alle sue opere, evitando i più popolari fondi dorati e preferendo ad essi paesaggi e forme architettoniche che avrebbero dato ai suoi dipinti una corretta prospettiva ed aggiunto profondità alle immagini. 

Il suo stile pittorico spazioso, monumentale ed impassibilmente razionale è, senza dubbio, uno degli obiettivi più alti raggiunti dell'ideale artistico del primo rinascimento, epoca in cui arte e scienza erano legate in modo molto profondo.

In particolare, i capolavori di Piero della Francesca sono sparsi un pò tra  Arezzo, Monterchi e Sansepolcro in provincia di Arezzo. In quanto pittore del primo rinascimento italiano, i dipinti di Piero della Francesca erano "caratterizzati da un sereno umanismo, forme geometriche ed uso della prospettiva": grazie all'utilizzo del colore e delle relazioni spaziali, riusciva a dar vita ad una nuova forma di "racconto visivo".

Basilica of San Francesco in Arezzo

Itinerario alla scoperta di opere d'arte, paesaggi e affascinanti borghi

Questo itinerario parte da Arezzo e prosegue verso est in direzione di Sansepolcro (dai un'occhiata alla mappa sottostante per itinerari alternativi) toccando le località dove si trovano le opere più importanti di Piero della Francesca e le zone circostanti. Ognuna delle città menzionate offre molto di più rispetto a quello che sarà descritto in quest'articolo, ma quest'itinerario è stato pensato per essere focalizzato sui luoghi direttamente collegati con Piero; se ti va ed hai tempo a sufficienza, puoi anche esplorare i borghi e le località citate. 

Quest'area nei dintorni di Arezzo è, non a caso, conosciuta anche come "Terre di Piero" e le opere che vi vedrai sono alquanto legate alla loro località perchè sono affreschi  - anche se diversi sono stati spostati qui dalla loro ubicazione originale. Ad un certo punto, le sue opere di Sansepolcro furono richieste per un'esposizione, ma la città decise che se qualcuno voleva vederle, doveva spostarsi fino a lì, in quanto Piero non si tocca e non si muove!

1. Arezzo e il suo grande capolavoro

Basilica di S. Francesco


Via di San Francesco - Arezzo

Orari di apertura e biglietti: visita il sito ufficiale
La visita della chiesa richiede circa un'ora / un'ora e mezzo
Nota importante: è consigliato prenotare un orario di visita

Uno dei capolavori più grandi ed apprezzati di Piero della Francesca è magnificamente conservato nel suo contesto originale, ovvero la Cappella Maggiore di San Francesco, la chiesa francescana di Arezzo.

L'altezza delle pareti rende un pò difficile apprezzare la storia nella sua integrità dall'alto verso il basso, anche se con l'ausilio di un binocolo riuscirai a mettere a fuoco ogni dettaglio.

Details from the Fresco in Basilica San Francesco in Arezzo

Cosa rende quest'opera così speciale?

Sono stati scritti interi libri e tesi su tesi sui dettagli presenti all'interno di questo ciclo di affreschi che racconta la "Leggenda della Vera Croce" (leggi la storia sulla colonna di destra). Le opere all'interno della chiesa sono molto ben documentate sia in italiano che in inglese ed è persino disponibile - in vendita - una guida molto ben scritta che ti condurrà alla scoperta della storia che si cela dietro l'altare. Se, però, decidi di visitarla per conto tuo, ci sono un paio di cose che forse ti piacerebbe identificare quando esamini le immagini:

  • gli abiti ed i gioielli - alquanto dettagliati e talvolta persino esotici - suggeriscono che Piero fosse un tipo mondano ed avesse incontrato persone provenienti da tutto il mondo
  • la scena notturna sulla parete posteriore nell'angolo in basso a destra (Il Sogno di Costantino) usa in modo impressionante l'angelo come fonte di luce in una scena che, altrimenti, sarebbe stata completamente oscura
  • le espressioni facciali riescono ad esprimere emozioni molto forti, soprattutto nella battaglia e nella sepoltura di Adamo

The Legend of the True Cross in Arezzo by Piero della Francesca

Il nostro consiglio

Lascia l'auto nel parcheggio di Pietri e fermati al Duomo di Arezzo prima di dirigerti verso la Basilica di San Francesco; fai un breve giro all'interno del Duomo per cercare il frammento quasi completo di Santa Maria Maddalena di Piero della Francesca, ubicato alla sinistra dell'altare principale. 

Dritte utili

E' altamente consigliata la prenotazione - in realtà richiesta dalla chiesa al momento dell'arrivo.. 

Il biglietto di ingresso ti dà diritto a visitare la chiesa e la piccola area dietro l'altare, la quale prevede, però, un limite di persone che possono accedervi simultaneamente e, quando c'è parecchia gente, vi è anche un limite di tempo, per la precisione di 30 minuti a gruppo. Per questo ti consigliamo fortemente di prenotare in anticipo l'entrata all'abside per vedere gli affreschi in un orario consono alle tue esigenze. 

Ti consiglierei di visitare la basilica abbastanza presto, in modo che tu abbia tempo per l'intero itinerario, ma anche perchè prima arrivi, più calma avrai per goderti le opere d'arte. 

2. Monterchi, piccola perla da gustare con calma

The Museum of the Madonna del Parto in Monterchi, Arezzo

Puoi, ovviamente, decidere di trascorrere l'intera giornata ad Arezzo, dato che vi è molto da vedere, ma se segui il nostro itinerario, la prossima tappa presso cui fermarsi è il piccolo borgo di Monterchi, dove troverai una delle sue opere più "dolci", la Madonna del Parto, un ritratto della Vergine Maria in dolce attesa. 

Museo della Madonna del Parto & Museo delle Bilance


Orari di apertura & biglietti: visita il sito ufficiale
La visita di entrambi questi due musei richiede circa un'ora 
Nota importante: l'8 marzo di ogni anno, in occasione della Festa della Donna, tutte le donne possono entrare gratuitamente.

Nel febbraio dell'anno 2018, l'affresco recentemente restaurato “Madonna del Partoha inaugurato la sua nuova casa, un edificio spazioso e luminoso situato appena fuori le mura della città con vista magnifica su Monterchi ed il paesaggio della Valtiberina.

La serenità della donna che guarda fuori da dietro il tendone è ipnotico e viene quasi automatico sedersi nella sala coperta ed immedesimarsi nella tranquillità che emana questa immagine. Vi è un breve ma interessante filmato con sottotitoli in inglese che ti farà capire l'incredibile lavoro che si è celato dietro alla prospettiva di questo piccolo dipinto.

Details of the Madonna del Parto at Monterchi by Piero della Francesca

Cosa rende così speciale quest'opera?

Senza dubbio, ciò che più colpisce di quest'opera è l'incredibile mente matematica che sta dietro la precisione della prospettiva creata dall'uso di equazioni geometriche ed il numero di simboli sul motivo della tenda, oltre ai colori invertiti sugli angeli. Forse avrai pensato che il motivo era da ricondurre al fatto che la Vergine Maria fosse stata dipinta incinta, ma in realtà si tratto di un tema alquanto comune. 

Il nostro consiglio

La nuova ubicazione della Madonna del Parto, fuori dalle mura della città di Monterchi, è un esplicito invito a fare delle foto del magnifico paesaggio della Valtiberina, ovvero la valle attraversata dal Tevere prima che lo stesso raggiunga Roma. Con una breve passeggiata di meno di 100 metri, puoi entrare in città attraverso una delle antiche porte ancora esistenti e visitare un piccolo museo dedicato alle bilance, ai pesi ed ai bilanceri.

Uno dei fatti poco noti reso evidente dal museo è che quest'area, soprattutto il fiume vicino alla chiesa dove si trovava un tempo l'affresco, era molto conosciuta per le sue miracolose capacità fertili. L'immagine descrive la Madonna, da tempo patrona delle coppie che cercano di avere bambini, e due angeli che trattengono i lembi di una tenda protettiva in rosso con impressi i segni di un frutto a lungo ritenuto simbolo di fertilità.

Piero completò quest'opera in soli 7 giorni, un vero miracolo, al termine dei quali tornò a casa per il funerale di sua madre, che si pensa sia stata il modello su cui si è basato per la rappresentazione della Madonna, una teoria che sembra aver credito dato che l'opera si trovava in origine nella chiesa della sua città natale. 

The Museum of the weighing scales in Monterchi, Arezzo

La curiosa esposizione di antiche bilance provenienti dall'Italia e da tutta l'Europa fornisce un'introspettiva sull'importanza dell'abitudine e del mestiere di pesare gli oggetti, piccoli o grandi che fossero. Monterchi era, infatti, così come le limitrofe cittadine di Sansepolcro ed Anghiari, località di confine, motivo per cui aveva il compito di raccogliere i tributi sui prodotti che attraversavano il confine regionale: ecco perchè una bilancia molto ben funzionante era ritenuta di estrema importanza. Le informazioni all'interno del museo sono disponibili sia in italiano che in inglese e persino l'edificio in sè è alquanto interessante.

Dritte utili

Ricorda di chiedere il PASS della Valtiberina che ti dà diritto ad uno sconto sull'ingresso nei musei della Valtiberina. Assomiglia ad un segnalibro e non ha scadenza, puoi usarlo ogni volta che vuoi, anche in futuro. Qui, troverai sia il bagno che un negozio di souvenir, oltre ad un parcheggio gratuito ubicato direttamente dinanzi al museo, ma tieni presente che questa mostra è visitata da numerosi turisti italiani, che sono soliti arrivare in gruppi a bordo di grossi autobus. La sala dell'affresco è stata sapientemente dotata di panchine, che però tendono a riempirsi rapidamente se arriva un autobus.

3. Sansepolcro, città natale di Piero

Balcony at the Civic Museum in Sansepolcro

Museo Civico di Sansepolcro 

Orari di apertura & biglietti: controlla il sito ufficiale

Per visitare l'intero museo, tieni presente che ti occorrerà almeno un'ora e mezzo (a meno che non ci sia anche una mostra temporanea, per cui ti ci vorrà un pò più di tempo); la casa di Piero, invece, è molto più piccola e puoi visitarla completamente in soli 20-30 minuti. 

Nel cercare in giro le opere d'arte di Piero della Francesca, l'ultima tappa prevista dal nostro itinerario in provincia di Arezzo è il Museo Civico di Sansepolcro, dove è custodito il famoso affresco "La Resurrezione", recentemente riaperto sl pubblico - nel marzo 2018 - dopo un periodo di meticoloso e lungo restauro ad opera del laboratorio dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

La potente immagine di Cristo che esce fuori dalla tomba mentre quattro soldati romani dormono dinanzi a lui è esposta in un bellissimo palazzo (il Museo Civico) magnificamente ristrutturato ed ubicato appena fuori il centro storico.

Il restauro dell'affresco non solo ne ha preservato i colori e lo stato di buona conservazione, ma ha anche svelato alcuni dettagli interessanti: per esempio, ha confermato che la parete dove si trova oggi l'opera non è l'ubicazione originaria dell'affresco, che fu, infatti, spostato; a questo proposito, vi è un breve video informativo con i sottotitoli in inglese, volto a mostrare il difficile lavoro di riposizionamento di questo grande capolavoro.

The Civic Museum at Sansepolcro with important works by Piero della Francesca

Cosa rende quest'opera così speciale? Si "deve ringraziare l'ufficiale in comando dell'artiglieria britannica - e grande estimatore d'arte - Tony Clarke che, durante la seconda guerra mondiale, aveva l'ordine di radere al suolo la città di Sansepolcro, ma disobbedì, perchè aveva letto le parole di Aldous Huxley secondo le quali Sansepolcro ospitava il miglior dipinto al mondo". 

A Piero fu commissionato di dipingere l'affresco dai principali magistrati e governatori della città, che lo avrebbero conservato come un piccolo altare davanti al quale avrebbero pregato prima di ogni incontro: Oltre all'impressionante posa di Cristo che esce fuori dalla tomba, il genio matematico che ha creato questa composizione vi ha inserito due vie di fuga, il che significa che vi sono ben due punti di osservazione dai quali si può ammirare l'opera.

Uno dei due punti di fuga è rappresentato dagli occhi di Cristo, che sembrano aver visto "l'apparizione di Dio" perchè ti seguono ovunque tu ti sposti nella sala. Il secondo è il piano creato dal piede sinistro di Cristo posato sopra il sarcofago romano.

Come parte del solito piano,  viene ritenuto il soldato che dorme appoggiato con la testa sul vessillo sorretto da Cristo e che si dice sia un autoritratto dello stesso artista. Puoi vedere questo dettaglio nell'immagine all'inizio dell'articolo.

@PhotoCredit 

Il nostro consiglio

Ad appena 50 metri di distanza dal museo si trova la casa che progettò Piero della Francesca, dove visse alla fine. Nonostante sia stata ritoccata più volte nel corso dei secoli, i critici hanno provato che il primo piano è rimasto praticamente intatto;per visitare la casa di Piero, occorre aggiungere un solo euro al biglietto del Museo Civico. Personalmente, ho trovato la villa molto ben ristrutturata, con le stanze lasciate sgombre ed elegantemente semplici nel loro arredo. Sono stati aggiunti dei manichini vestiti come i diversi personaggi delle opere di Piero della Francesca per rendere la visita più interessante ed è stata allestita una mostra permanente di gioielli e pietre preziose ispirate agli stessi oggetti - gioielli e quant'altro - visibili nelle sue opere d'arte.

Vi sono due frammenti attribuiti a Piero della Francesca, San Ludovico - datato 1460 e San Giuliano - datato 1460: entrambi ritraggono la faccia dei santi e mettono in evidenza le capacità di Piero di dar vita alle sue immagini dipinte.

Forse una delle prime opere (datate tra il 1445/50-1467 ca) di Piero è il Polittico della Misericordia, che raffigura la Madonna della Misericordia su uno sfondo dorato; la vecchia maniera che fa uso di uno sfondo solido dorato fu proprio richiesto dal gruppo che aveva commissionato l'opera e differisce dallo stile personale di Piero che preferiva rappresentare un palcoscenico più umano per le sue immagini. Nonostante questo, cerca comunque di dare profondità e prospettiva al dipinto creando uno spazio realistico sotto il suo mantello.

Questo museo ospita al suo interno diverse importanti opere d'arte che sono state spostate dal loro luogo originale o dalle chiese affinchè potessero essere meglio conservate. Le sale del museo sono ampie ed ariose, in modo che la luce possa penetrare in abbondanza e che ci sia abbastanza spazio per ammirare ed apprezzare le enormi cornici ed i dipinti ospitati all'interno. 

Clothing designs in the work by Piero della Francesca

Dislocato su tre piani, il museo è dotato di ascensore che rende accessibile l'intero edificio. Particolarmente suggestiva è la terrazza panoramica che si affaccia sia all'interno che all'esterno del centro storico. Il museo è dotato anche di seminterrato, recentemente ristrutturato per ospitare mostre temporanee, oltre che di bagno e di un piccolo negozio per i souvenir.

Dinanzi al museo si trova un parcheggio gratuito, ma vi è il limite di un'ora, per cui è necessario impostare il disco orario (o scrivere l'ora di arrivo su un pezzo di carta e lasciarla sul cruscotto) in modo che i vigili sappiano a che ora sei arrivato.

Ovviamente, è possibile percorrere l'itinerario all'incontrario e cominciare da Sansepolcro per terminare ad Arezzo - ma così non ti rimane molto temp per esplorare la città di Sansepolcro che, nonostante sia piccola, ha diversi interessanti luoghi da visitare, a partire dal Duomo nel centro storico, proprio dietro il museo.

Interessato a sapere di più su Piero?

Se sei interessato a conoscere altre opere di Piero, ecco qualche suggerimento:

La Galleria degli Uffizi a Firenze - non troppo lontano da Arezzo, sempre in Toscana

Considerato da molti "uno dei ritratti più famosi del Rinascimento italiano", il dittico di Piero rappresenta il Duca di Urbino, Federico da Montefeltro (1422-1482) e sua moglie Battista Sforza (1446-1472). Rigorosi, severi ma molto ricchi nei dettagli, questi due ritratti sono molto interessanti agli occhi di un visitatore e riescono a trasmettere una notevole quantità di informazioni sul loro personaggio e sul luogo dove vissero.

At the Uffizi, Piero della Francesca

Fuori Toscana, ma sempre in Italia: Urbino, Perugia, Rimini

Un'escursione fuori dai confini della Toscana, sulle orme di Piero, ti condurrà alla Galleria Nazionale delle Marche (Urbino), alla Galleria Nazionale dell'Umbria, (Perugia) ed a Rimini, un'area dove Piero ha lasciato dietro di sè diverse opere d'arte e dove trascorse molto tempo lavorando.


Autore: Donna Scharnagl

Ho messo piede in Italia per la prima volta più di 25 anni fa ed ancora non ho trovato un buon motivo per andarmene. Dell'Italia amo il cibo, la cultura, la storia, l'arte, i paesaggi...ho menzionato già il cibo?! Mi definisco una studentessa a lungo termine. E così ho imparato che gli italiani hanno storie che vale la pena di ascoltare, storie che dipingono un quadro che mostra come il duro lavoro forgi il carattere, come la vita sia fatta di alti e bassi e quanto sia bello ridere.



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