La Galleria degli Uffizi dedica le sale 25-32 al tardo Quattrocento

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Da martedì 15 settembre, i visitatori della Galleria degli Uffizi potranno apprezzare il nuovo allestimento delle sale dalla 25 alla 32, finalmente riaperte al pubblico.

Il riallestimento di queste sale è stato possibile grazie ad una donazione dell’azienda Salvatore Ferragamo, fondata e cresciuta proprio a Firenze, ed ha richiesto anche degli interventi di recupero degli ambienti ovvero di una delle zone più antiche degli Uffizi, la parte della Fonderia e dell’Arsenale.

Prima dei lavori, queste sale ospitavano dipinti del ‘500 fiorentino, veneto, emiliano e lombardo, mentre adesso sono dedicate al secondo Quattrocento con opere di Baldovinetti e Ghirlandaio (Sala 25), Cosimo Rosselli (Sala 26), Pietro Perugino (Sala 27), Filippino Lippi e Pietro di Cosimo (Sala 28), Lorenzo di Credi (Sala 29 e 30) e Luca Signorelli (Sala 31 e 32).
Un totale di 43 opere (42 dipinti ed una scultura), di cui 14 provenienti dai depositi.

Il percorso artistico delle nuove sale si apre con due protagonisti della pittura fiorentina del secondo Quattrocento, Alessio Baldovinetti e Domenico Ghirlandaio, il cui tondo con l’Adorazione dei magi è andato a occupare lo spazio dove fino a qualche mese fa era esposto il Tondo Doni di Michelangelo (oggi nella Sala 35).

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La Sala 27 è dedicata al pittore umbro Pietro Perugino, che soggiornò a lungo a Firenze, mentre nella Sala 28 sono state riunite le opere di Pietro di Cosimo e Filippino Lippi che finora erano state affiancate a quelle del celebre padre Filippo e non godevano quindi di una giusta attenzione.

La Sala 29 e 30 espongono alcune opere di Lorenzo di Credi, tra cui la scultura del Doriforo.
Chiudono il percorso le sale dedicate a Luca Signorelli, le Sale 31 e 32, che ospitano anche due tondi con la Sacra Famiglia, spesso indicati come precedenti del Tondo Doni di Michelangelo.

Il nuovo allestimento di queste sale vuole offrire una sorta di privilegio alle opere ed ai visitatori: ogni opera ha il suo giusto spazio, un intervallo che permette ai visitatori di apprezzare i capolavori in tutta la loro bellezza ed in tranquillità, senza distrazioni dovute ad un eccessiva concentrazione di opere nella stessa sala.

Il colore verde delle sale dalla 25 alla 32 riprende quello delle sale del Quattrocento (6-7 e la saletta di Mantegna e Bellini) ed è ispirato alle pitture di Paolo Uccello e Beato Angelico.

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Una curiosità: la Sala 31 è stata intitolata “Signorelli e Firenze”. A fianco del tondo della Sacra Famiglia, capolavoro dell’artista, un’ampia finestra offre ai visitatori un bello scorcio di Firenze, capolavoro tra i capolavori che non passa certo inosservato.

About Cristina Romeo

Born in Florence at the end of the fabulous '70s, Cristina has always lived in the famous "cradle of the Renaissance". She's in love with her homeland, but also enjoys traveling and discovering new places. Cristina is mum to a lovely little girl, to whom she hopes to pass on all the passion and love of our precious, wonderful Tuscany.