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La Torre del Mangia

Il Simbolo più Alto di Siena

Con i suoi 102 metri di altezza, svettanti ed imponenti su Piazza del Campo, l'elegante e slanciata torre civica di Palazzo Pubblico è la terza più alta in Italia. Costruita con i classici mattoncini rossi, come simbolo della sua affinità e vicinanza al "cittadino comune", la torre è costituita per ben 87 metri da mattoni, mentre la rimanente parte è stata realizzata in travertino bianco, molto probabilmente per renderla più visibile. Siena, all'epoca, voleva dare alla chiesa ed alle autorità civili lo stesso potere e riverenza: così, quando fu deciso di costruire la torre - destinata, poi, a divenire la Torre del Mangia - ed il campanile della cattedrale, l'intento era quello di realizzarli della stessa altezza della cattedrale stessa, proprio per mostrare l'uguaglianza dei due poteri. In realtà, il campanile del Duomo di Siena è alto solo 77 metri, ma essendo situato in posizione rialzata di circa 10 metri rispetto alla torre, quando si ammira il profilo di Siena camminando lungo la via Francigena, l'impressione è che siano effettivamente della solita altezza.

Il Nome della Torre

La torre fu costruita tra il 1325 ed il 1348 ed il design architettonico è stato attribuito a Muccio e Francesco Di Rinaldo, fratelli di Perugia. La cima della torre, quella in travertino bianco - dove si trova la campana - fu progettata da un altro architetto, probabilmente identificato con Lippo Memmi, famoso per essere il cognato di Simone Martini, colui che dipinse la Maestà sull'intera parete nord della Sala del Mappamondo o Sala del Consiglio di Palazzo Pubblico.

Secondo la leggenda, la torre trae il suo nome dal suo primo campanaro, ovvero colui che alle ore stabilite, saliva tutti i gradini (ovvero, tutti e 400!) e suonava la campana per la gente della città. Giovanni di Balduccio, che fu soprannominato Mangiaguadagni, fu scelto per suonare la campana e scandire le ore di Siena nel 1347, dando alla torre il suo nome e lasciando, così, un segno permanente nella storia. Sembra, infatti, che il riferimento alla parola "mangia" si riferisca proprio al suo brutto vizio di "mangiarsi" - ovvero, sperperare - tutti i suoi guadagni.

Altro da Vedere

Calendario & Orari

16 ottobre 16 - 28 febbraio (inverno): tutti i giorni dalle 10 alle 16 (la biglietteria chiude alle 15:15)

1 marzo - 15 ottobre (estate): tutti i giorni dalle 10 alle 19 (la biglietteria chiude alle 18:15)

Natale: la Torre è chiusa

1 gennaio: da mezzogiorno alle 16 (la biglietteria chiude alle 15:15).

Gli orari possono subire delle variazioni durante il Palio

Vi è molto altro da vedere, letteralmente! Se siete alla ricerca di qualche panorama incredibilmente suggestivo e non avete paura degli spazi stretti e piccoli, allora acquistate il vostro biglietto e salite fino in cima alla torre. Le primissime rampe di scale potrebbero farvi pensare - erroneamente! - che non è affatto faticoso salire fino in cima...ma aspettate perchè il divertimento comincia subito dopo! La torre non era stata concepita per essere visitata da turisti che ne salgono e scendono gli scalini, ecco perchè le scale abbastanza strette dall'altezza irregolare possono rappresentare una sorta di sfida...ma in effetti il gioco vale la candela: la vista è davvero stupenda! Prendetevi il tempo per ammirare il panorama e sbirciare fuori dalle strette aperture che incontrerete durante la salita (e per riprendere fiato mentre fate spazio alle persone che scendono!).

Dopo esser saliti fino in cima alla torre, andate verso il Duomo di Siena ed ammiratelo nella sua unica bellezza, cominciando dai pavimenti in marmo e risalendo lungo le pareti e la facciata di questa chiesa non finita.


Autore: Donna Scharnagl

Ho messo piede in Italia per la prima volta più di 25 anni fa ed ancora non ho trovato un buon motivo per andarmene. Dell'Italia amo il cibo, la cultura, la storia, l'arte, i paesaggi...ho menzionato già il cibo?! Mi definisco una studentessa a lungo termine. E così ho imparato che gli italiani hanno storie che vale la pena di ascoltare, storie che dipingono un quadro che mostra come il duro lavoro forgi il carattere, come la vita sia fatta di alti e bassi e quanto sia bello ridere.



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